1° GIORNO – Lunedì 19/11/2012 Alle 13.35h siamo atterrati a Minsk e alle 16.00h avevamo già in programma il primo incontro presso l’Ambasciata Italiana. L’invito è stato rivolto al Presidente Smile e A.V.C.I., Dott.Massimo Platini, al collega Dott. Marco Miglietti e alla sottoscritta Arch. Alessandra Giraudo. Il Dott. Abeti, attuale ambasciatore in carica, ci ha accolto con serenità ed espressa solidarietà per quanto accaduto alla bambina ospitata presso la nostra associazione. Si è reso subito disponibile anche con le autorità bielorusse, in particolare ha fatto chiamare il funzionario del Dipartimento Aiuti Umanitari, con il quale il giorno successivo, avremmo avuto il colloquio ufficiale: ha voluto sottolineare che con questa telefonata, non si voleva ingerire sulle decisioni che si sarebbero prese, ma semplicemente si voleva sottolineare la storia dell’associazione Smile, che in questi diciotto anni ha svolto un’intensa attività sia nell’ambito delle accoglienze che per i progetti di cooperazione. L’ambasciatore Dott. Abeti ci ha dato anche dei consigli per dimostrarci propositivi di fronte al funzionario rispetto all’incidente occorso ad Anhelina Sudalenka. Contestualmente Massimo Platini ha avviato anche la discussione sui progetti, che con questo viaggio si intendevano avviare: con il contributo principale di Smile e la partecipazione dell’AV.C.I., durante questo viaggio, si sarebbe contribuito a pagare l’acquisto di un autoclave sterilizzante per l’ospedale di Rechitza, pari ad una somma di €1900,00. Inoltre nella stessa occasione si è presentata l’associazione A..V.C.I. e l’iniziativa di esportare l’intera filiera delle galline ovaiole grazie alla presenza nel gruppo dei veterinari del Dott. Giuseppe Diegoli. L’incontro è anche servito per richiedere esplicitamente se gli stessi funzionari fossero a conoscenza di progetti utili da sviluppare all’interno della Bielorussia. Il consesso si è concluso con una formale dimostrazione di stima sia per i membri di Smile che per i membri dell’A.V.C.I. intorno alle 17,30h. Successivamente ci siamo diretti presso la sede del Fondo Indipendent’s Children Aid diretto dalla Signora Tatiana Kot, che insieme a Valeria Skramblevic ci hanno accolto con la solita cortesia. La discussione affrontata dal Presidente di Smile è stata un riepilogo di quanto accaduto da dopo la morte di Anhelina Sudalenka: ha fatto un rapporto di quanto fatto dall’associazione attraverso tutti i membri di giunta, che in quell’occasione sono stati a fianco per dargli una mano, le relazioni stilate e consegnate anche a Raffaele Iosa, Presidente AVIB, al Dott.Yumanov, primo console presso il Consolato di Bielorussia a Roma durante l’incontro del 18/10/2012. Ha sottolineato come lo stesso Dott. Yumanov, presente nei giorni del lutto, avesse dimostrato delle rimostranze nei confronti del Fondo ICA, per l’atteggiamento superficiale che avevano adottato, senza impegnarsi ad accompagnare i genitori di Anhelina in Italia. Un altro aspetto affrontato è stato quello della professionalità delle accompagnatrici ed interpreti, che vengono in Italia per l’associazione Smile. La richiesta da parte nostra è quella di persone con una maggiore responsabilità e migliori capacità organizzative e pedagogiche. La risposta, che ci è stata fornita, è stata chiara: le interpreti più brave e che hanno molti anni di esperienza, spesso sono sposate e con figli e desidererebbero venire in Italia con i loro figli visto il lungo periodo di soggiorno, ma da noi fino ad oggi vigeva questa regola per cui le interpreti non dovevano venire in Italia con i loro figli per non favorire dei comportamenti sconvenienti e vincolanti con la famiglia accogliente e il gruppo. Un altro fattore che trattiene l’adesione ai nostri progetti di accoglienza da parte delle accompagnatrici è dovuto a loro dire,anche al contributo, che percepiscono, inferiore rispetto alle altre associazioni. Quindi faremo delle dovute considerazioni e valuteremo come organizzarci e come e se vogliamo incrementare l’importo recepito dalle interpreti, che fino al 2012 era pari a €300,00. E’ certo che lo stesso contributo potrebbe avere anche un valore di base comune e per coloro che si trovano in gruppi, dove sono evidenti e maggiori gli impegni, si potrebbe valutare di incrementare il contributo. In questo momento la licenza al Fondo ICA è ancora sospesa, ma la loro attività continua anche in previsione di poter recuperare credito presso le istituzioni bielorusse e poter favorire i progetti per il 2013. Resta comunque accertato che la stessa Tatiana Kot può lavorare anche grazie al Fondo intestato a suo marito e dunque le iniziative non si intendono comunque bloccate. 2° GIORNO – Martedì 20/11/2012 Alle ore 10,00 Massimo Platini, Tatiana Kot, Valeria Skramblevic e la sottoscritta siamo stati ricevuti dal Dott. Koliada del Dipartimento Aiuti Umanitari. L’atmosfera è stata da subito molto piacevole, cordiale, il Dott. Koliada si è dimostrato immediatamente comprensivo pur riconoscendo che la decisione, presa d’accordo con il funzionario del Ministero dell’istruzione e del Ministero della Sanità, ha avuto l’avvallo definitivo da parte del Presidente Lukashenko. Pertanto pur dimostrandoci comprensione e avendo verificato tutta la documentazione ricevuta sulla nostra attività, sul numero dei bambini ricevuti negli anni e rimarcando di aver sentito anche l’Ambasciata italiana attraverso un funzionario nella giornata precedente, resta comunque da rilevare che essendoci stati due incidenti così gravi in pochi anni, non si poteva soprassedere e bisognava adottare un provvedimento deciso e determinato. Il nostro Presidente ripercorrendo gli eventi tragici di quel periodo, visibilmente commosso, si è dimostrato collaborativo dando la nostra disponibilità ad effettuare tutti i passi utili al fine di ottenere l’autorizzazione per poter accogliere nell’anno 2013. Dopo queste premesse l’Avv. Koliada ha proposto di elaborare un protocollo sulla sicurezza, da elaborare da parte della nostra Associazione, che verrà sottoposto all’attenzione e verifica della Stato della Bielorussia attraverso i suoi funzionari, coinvolti nella redazione dei progetti di accoglienza. Il Tutto dovrà essere confezionato e concluso per la conferenza che voglio organizzare per Febbraio 2013 alla presenza dei funzionari del governo bielorusso e italiano. Dopo i saluti ci siamo ancora intrattenuti con la rappresentante del Fondo ICA per iniziare a dettagliare i punti da affrontare in questo protocollo sulla sicurezza, che potrebbe interessare tre ambiti: sicurezza stradale ovviamente in primis, alimentare e sanitaria. Il progetto di formazione potrebbe svilupparsi in Italia, coinvolgendo anche i bambini bielorussi e le loro famiglie insieme ai loro insegnanti già in Bielorussia, facilitando la veicolazione delle informazioni tra le due nazioni. Intorno alle ore 12,00 avevamo l’appuntamento presso l’Ospedale pediatrico di Minsk n.2 con il Dott. Andrei Bagdanovich e il sostituto del Direttore Sanitario. Questo ospedale ospita pazienti dalla nascita fino ai 17 anni, e la loro provenienza è da tutta la Bielorussia per cui copre un’utenza molto ampia. L’incontro si è svolto in un clima molto sereno, sottolineando che la nostra delegazione si trovava in questo luogo anche grazie all’intervento del Dott. Andrei Bagdanovich, che conosciamo da molto tempo poiché ha svolto in passato un lavoro soddisfacente con la nostra Associazione. E’ stato interprete e accompagnatore di gruppi in gioventù e poi ha proseguito la sua attività con l’associazione come medico pediatrico, che accompagnava i bambini bielorussi ospiti in Italia. Durante il breve colloquio il Presidente Massimo Platini ha chiesto se ci fossero delle necessità, che in quel momento lo stato aveva difficoltà a concedere. La richiesta iniziale è stata di una poltrona per i bambini dializzati poiché al momento l’attività di dialisi per tutti i bambini avviene a letto. Il costo previsto per uno strumento di questo tipo è di circa 5000€. Un’ulteriore richiesta potrebbe essere l’acquisizione di materassi antidecubito o con aria o con gel per almeno 2-3 utenze. L’intervento più urgente e più immediato e forse anche più utile è quello di fornire materiale di cartoleria, giochi vari di società e libri da colorare per le tre sale gioco presso i tre reparti principali (Oncologia, Nefrologia e Cardiologia), dove i piccoli ospiti posso restare degenti per un lungo tempo. Al termine dell’incontro ufficiale, Massimo Platini è partito per Rechitza, mentre Enrica Coppo e la sottoscritta hanno effettuato un sopralluogo tra i diversi reparti per rendersi conto della situazione. In effetti i luoghi accessori ai reparti sono bui e angusti: nelle due sale gioco, a cui abbiamo potuto accedere, in effetti ciò che colpisce è la scarsezza di materiale da utilizzare per fare attività di gruppo e allievare e distrarre i piccoli ospiti dai momenti tristi della malattia. Un fatto importante da sottolineare è che l’intero blocco di edifici era inizialmente sorto per essere destinato all’Università, e poi invece è stato riconvertito ad ospedale pediatrico per cui le funzionalità richieste per un ospedale, non sempre rispondono alle necessità sanitarie. Inoltre anche per venire incontro ad esigenze di risparmio economico e per evitare grandi sprechi, le luci di molti corridoi e disimpegni vengono tenuti spenti durante il giorno, e certamente l’uniformità dei colori chiari per tutti gli ambienti non facilita l’orientamento e sicuramente non ne migliora l’umore per gli utenti dell’edificio. L’esterno dell’edificio è curato e dispone di un’area a parco molto estesa, che nei mesi estivi viene ampiamente utilizzata da tutti i fruitori della struttura e dai parenti, che li accompagnano. Le tre sale giochi sono di diverse superfici e attualmente hanno a disposizione dei servizi minimi, che con un minimo contributo economico potranno essere migliorate acquistando giochi da tavolo, chiodini, colori, libri da colorare, fogli disegno anche da applicare su supporti rigidi per poi essere esposti. Di seguito inserisco le foto eseguite dei diversi ambienti visitati. Nel pomeriggio Enrica e la sottoscritta hanno preso appuntamento dall’Avv. Julia Bilksen per ottenere una consulenza utile ai fini di comprendere chi doveva elaborare un documento, che servirà all’assicurazione per effettuare il rimborso del premio ai genitori di Anhelina. Dopo aver chiarito alcuni aspetti del diritto di famiglia in Bielorussia, che poco si discosta da quello italiano siamo rimasti d’accordo di aggiornarci nei giorni successivi per far eseguire il documento utile. Una volta spiegato al nostro Presidente l’iter procedurale da eseguire e concesso il suo benestare a procedere, abbiamo conferito all’avvocato l’incarico per eseguire la preparazione del documento utile. Lo stesso è stato preparato e rilasciato in triplice copia per la giornata di giovedì 22/11/2012. 3° GIORNO – Mercoledì 21/11/2012 Questa giornata è stata dedicata completamente ai sopralluoghi a Uchuloda e Macesk. Nella mattinata abbiamo visitato l’Ambulatorio di Ucholoda e siamo state accolte dalla Dottoressa medico-dentista, che ci ha accolti con molta cortesia, spiegandoci che il riunito dentistico funziona bene e accoglie molte utenze sia bambini che adulti. Le condizioni degli arredi e degli spazi sono ottime e ben conservate. Contemporaneamente la Dottoressa ci ha raccontato come lo stesso poliambulatorio abbia ottenuto quest’anno il premio come migliore ambulatorio, che serve i villaggi, della Bielorussia. Il premio consegnato è stata una postazione fissa di pc, stampante e fax. In effetti bisogna sottolineare che oltre alle buone condizioni della struttura, la possibilità di avere a disposizione un’auto medica, che Smile ha donato due anni fa, permette, oltre ad effettuare le visite a domicilio per le persone malate, serve anche a trasportare i medici specialisti dall’ospedale di Borisov, che vengono a Ucholoda a giorni diversi per effettuare le visite specialistiche, garantendo un servizio locale utile, ed evitando alle persone di spostarsi all’ospedale distante una ventina di chilometri, ma che diventano distanze scomode per chi non ha a disposizione dei mezzi di trasporto veloci come l’auto. Considerato la cura e l’attenzione posta dai professionisti per il poliambulatorio una proposta utile sarebbe quella di procurare loro un apparecchio radiologico per il gabinetto dentistico, valore previsto in Italia di circa 4000€. Si potrebbe eventualmente pensare anche ad un apparecchio usato e ricondizionato, come sicuramente si possono trovare qui ma presumo anche in Bielorussia o nei paesi vicini, in modo da ottenere l’offerta più vantaggiosa sempre controllando la marchiatura CE e che l’apparecchio non sia più vecchio di cinque anni. Nel pomeriggio ci siamo diretti al villaggio di Macesk dove ho verificato personalmente come la scuola, da quest’anno, è stata chiusa e tutti i ragazzi del villaggio frequentano la scuola del villaggio vicino più grande. Per questa scuola come associazione noi abbiamo prestato la nostra opera per la costruzione dei servizi igienici interni all’edificio. Lo stato dei luoghi è davvero ben conservato e anche i servizi igienici sono in buono stato. Sicuramente seguiremo le vicende attorno a questo plesso scolastico, dato che ci hanno detto che vogliono riconvertire la scuola a centro polivalente e di aggregazione per i ragazzi del villaggio. Un’altra sosta è stata presso l’Ambulatorio di Macesk, dove fondamentale è stato il contributo economico della nostra associazione, per avviarne l’attività. In effetti con il sopralluogo pomeridiano, abbiamo potuto accertare, che lo stato dei luoghi è ben conservato, come si vede dalle foto allegate, purtroppo non c’era il medico ad accoglierci in quanto era fuori per una visita a domicilio. Il viaggio è proseguito visitando alcune famiglie, residenti a Macesk, del gruppo al quale appartengo per consegnare i biglietti di auguri per Natale. 4° GIORNO – Giovedì 22/11/2012 Alla mattina ci siamo dedicate ad abbozzare per punti il protocollo sulla sicurezza, mentre alle 14.00h avevamo l’appuntamento con l’avvocato Blisken per ritirare il documento, che insieme all’estratto di nascita, che ce lo procurerà la mamma di Anhelina, verrà legalizzato e tradotto ufficialmente per essere poi trasmesso all’assicurazione italiana per terminare la procedura del rimborso del premio ai genitori della bambina bielorussa. 5° GIORNO – Venerdì 23/11/2012 Alle ore 10,20 siamo convocate presso l’ufficio del Funzionario Dott. Shapurov Vladimir Leonidovich, capo del dipartimento degli affari esteri del Ministero d'istruzione della Repubblica di Bielorussia. L’iniziale impatto è stato differente rispetto agli incontri precedenti: il funzionario si è dimostrato inizialmente freddo, determinato e chiaro nella condanna per quanto accaduto. Ha stabilito da subito che gli elenchi dei bambini accolti, non possono e non devono essere in alcun modo modificati in Italia, senza che lui e il suo Ministero ne siano al corrente. Purtroppo la bambina deceduta “jolly” faceva parte del gruppo Langhe e Roero, però si trovava nel gruppo Vallebormida. Ha ribadito l’importanza del ruolo delle interpreti e la loro responsabilità sui bambini del loro gruppo, pertanto non sono ammissibili cambi e/o spostamenti e qualsiasi eventuale modifica deve essere prima autorizzata dal Ministero dell’Istruzione. Ribadisce che se eventualmente le accompagnatrici non si comportano in modo responsabile, devono essere segnalate e non vengano più chiamate per questi progetti di accoglienza nel futuro. Visto che durante questo incontro il Presidente era ancora a Rechitza, sono intervenuta in qualità di Vice presidente di Smile, sottolineando come con le elezioni del 16 Settembre, ci sia stata la definizione di una nuova formazione di giunta. I membri nuovi e attivi di giunta si caratterizzano innanzitutto per il fatto che sono tutte famiglie accoglienti, e che lo statuto della nostra associazione in prima istanza prevede principalmente l’attività di volontariato in tutte le sue forme volta a dare aiuto, supporto e tutela ai minori in situazioni di disagio attraverso iniziative di accoglienza temporanea presso famiglie. Successivamente ho iniziato a prospettare la nostra volontà di elaborare un protocollo sulla sicurezza, che potrebbe riguardare tre aspetti quella stradale, quella alimentare e sanitaria. Il Progetto formativo potrebbe coinvolgere in Italia tutti i vari livelli dell’associazione, dal capogruppo alle famiglie accoglienti per giungere poi durante il periodo estivo anche i bambini bielorussi accolti. Si vorrebbe dare vita a dei progetti formativi, che possano essere esportati in Bielorussia e in anticipo già spiegati e valutati in collaborazione con le figure professionali, che seguono i bambini a scuola. Si pensava di attivare dei video nelle due lingue italiana e russa in maniera da facilitare la divulgazione del messaggio, rassicurando così anche le famiglie bielorusse. Dopo l’esposizione in sintesi del progetto che si vuole attivare, anche il dott. Shapurov si è dimostrato più incline alla comunicazione costruttiva, affermando che sarebbe interessato eventualmente a seguire in Italia l’evoluzione del progetto per cui noi lo abbiamo invitato sicuramente a venire in Piemonte e verificare la fattibilità del protocollo. La responsabilità in capo alle famiglie accoglienti deve essere chiaramente recepita e non si tratta semplicemente di sottoscrivere una dichiarazione, ma si tratterà di avviare un’ora di formazione in collaborazione anche con la psicologa. L’incontro si è concluso lasciandoci con l’accordo di inviargli nel più breve tempo possibile questo programma di lavoro, in modo che possa valutarlo ed eventualmente integrarlo con sue osservazioni. 6° GIORNO – Sabato 24/11/2012 Rientro in Italia e termine del viaggio con arrivo a Malpensa alle 8,30h del mattino. |