CHI SIAMO
La storia di un sogno

Nata nel 1994, l'Associazione di solidarietà SMILE ha avuto il suo sviluppo in questi anni sensibilizzando un sempre maggior numero di persone con più di 800 iscritti in tutto il Piemonte.

L'Associazione ha come scopo principale l'attività di volontariato in tutte le sue forme volta a dare aiuto, supporto e tutela ai minori in situazioni di disagio anche attraverso iniziative di accoglienza temporanea presso famiglie o strutture italiane ed interventi di solidarietà diretta e indiretta a tutti quei minori che per motivi storico-sociali si trovino in qualche modo privati dei diritti necessari a garantirne uno sviluppo armonico della propria vita

Uno degli obiettivi è contribuire al miglioramento della loro salute fisica e psichica facendo loro trascorrere una vacanza sana ed allegra contribuendo a rafforzare le loro difese immunitarie.

Un progetto scientifico, realizzato dalla commissione interna Smile Health nel 98, ha appurato che vivere un periodo di tempo, anche breve, in zone non contaminate, e soprattutto alimentarsi con cibi privi di radionuclidi, permette loro infatti di perdere dal 40 al 60% della radioattività assorbita, riducendo così il rischio di essere colpiti da tumore alla tiroide, leucemia, ed altre patologie collegabili alle conseguenze della contaminazione radioattiva.

Negli ultimi anni la nostra associazione, ha organizzato l'accoglienza di circa 800 bambini ogni anno, ospitati dalle famiglie residenti nelle province di Biella, Vercelli, Alessandria, Asti, Cuneo e Torino.

Le famiglie coinvolte nell'iniziativa si impegnano a garantire vitto, alloggio ai piccoli amici ed i gruppi organizzano momenti di aggregazione in modo da agevolare il loro inserimento, attraverso i centri estivi, feste, gite ed altre iniziative organizzate in collaborazione con Parrocchie, associazioni ed enti locali.

Ogni famiglia, segue un percorso che prevede l'ospitalità annuale dello stesso bambino fino alla maggiore età. Il forte legame di amicizia tra la famiglia ed il bambino che si crea sin dai primi giorni della permanenza in Italia, prosegue poi durante l'anno con continui scambi di corrispondenza e contatti anche con la famiglia del bambino, agevolati dal sistema di comunicazione attraverso il nostro ufficio Smile Point di Minsk.

Dal 1997 è stata attivata questa struttura di supporto della associazione a Minsk: lo Smile Point, che attraverso il lavoro di segreteria organizzativa e assistenza sociale svolto da quattro collaboratori fissi, tra cui un medico pediatra, garantisce il contatto tra le famiglie italiane e bielorusse, coordina tutte le azioni sul territorio e supporta i bimbi e le loro famiglie in caso di necessità.

Il diretto contatto con la fondazione "Independent Childrens Aid" di Minsk garantisce un valido supporto organizzativo e logistico in Bielorussia per l'organizzazione dei viaggi, dei documenti di espatrio e della supervisione degli interventi umanitari realizzati nei villaggi bielorussi.

Periodicamente vengono organizzate spedizioni di aiuti umanitari, medicinali, attrezzature mediche ed ospedaliere, cancelleria e materie prime alimentari, destinati e consegnati direttamente alle comunità locali dei villaggi gemellati di Babici, Rovenskaia Sloboda e Odziatici. Questi villaggi rurali sono situati in una zona fortemente contaminata (più di 3 curie per kmq) nella provincia di Rechitza, a poche decine di chilometri dalla centrale nucleare. Vi risiedono più di 600 bambini, tutti ospitati presso le nostre famiglie. Per questi villaggi, si effettuano interventi a favore della collettività, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei bambini e degli abitanti.

Sedici gruppi operativi ogni anno lavorano per coinvolgere nuove famiglie disponibili ad ospitare un piccolo bielorusso per un mese, per organizzare il periodo di accoglienza e promuovere e finanziare gli interventi umanitari.

Dal 1999, anno in cui ha organizzato il Congresso Internazionale "Chernobyl Anno 2000" Un Sorriso per Chernobyl è diventato un punto di riferimento per centinaia di associazioni italiane e straniere con le quali opera in sinergia costante attraverso il portale internet di informazione www.chernobyl.it istituito e gestito dalla nostra associazione.

Dopo oltre 7 anni di attività, a seguito di valutazioni oggettive sul reale beneficio e sulle modalità delle accoglienze, si è giunti ad una costruttiva svolta etica finalizzata a garantire, oltre a quanto fatto finora, un futuro migliore ai nostri piccoli amici anche dal punto di vista sociale, ponderando gli interventi al fine di evitare di provocare assistenzialismo e individualismo.

A partire dal 2001 vengono organizzati, durante il mese di permanenza in Italia, dei progetti di "Formazione Professionale" per i ragazzi e le ragazze di età compresa fra i 14 ed i 17 anni con lo scopo di favorire il completamento formativo mirato all'inserimento nella realtà produttiva del loro paese od al proseguimento degli studi in scuole professionali od universitarie bielorusse.

La Bielorussia attualmente si trova in profonda crisi economico-sociale, perlopiù causata dai danni al territorio che la radiocontaminazione a seguito del fall-out della centrale di Chernobyl ha provocato. La maggior parte dei terreni agricoli è contaminata. La popolazione dei villaggi rurali dai quali provengono il 90% dei bambini ospitati, per poter vivere, deve continuare a coltivare quei terreni e a nutrirsi dei cibi da essi ricavati.

L'agricoltura è l'unica risorsa economica di queste zone. Solamente la capitale Minsk ed alcuni capoluoghi di regione possono offrire una limitata alternativa economica basata sulla piccola industria e sul terziario. Per accedere a questo tipo di occupazione è necessario avere una conoscenza professionale, acquisibile solitamente attraverso gli studi professionali o universitari. I ragazzi abitanti nei villaggi agricoli, distanti anche centinaia di chilometri dalle città, hanno pochissime possibilità di lavorare se non attraverso l’opportunità data dai kolhos (cooperative locali) di fare il contadino.

La fonte principale di contaminazione radioattiva proviene proprio dai prodotti agricoli coltivati in quelle zone. Per questo motivo si è pensato di istituire un progetto mirato ad un migliore sfruttamento delle risorse agricole e dell'allevamento attraverso culture e allevamenti biologici.

I ragazzi, soprattutto i più grandi, che vengono ospitati in Italia imparano a conoscere una situazione economico-sociale diversa dalla loro. Guardando al loro futuro, avrebbero sicuramente la volontà di migliorare la loro vita ispirandosi al modello occidentale, ma non ne hanno la possibilità. Il loro destino rimane vincolato dalle ridotte opportunità di svolgere un lavoro che permetta loro di crescere, migliorare la qualità della vita, formare una famiglia e trascorrere una vita serena.

Molte volte queste opportunità vengono identificate con l'abbandono del loro paese, l'emigrazione in città o all'estero, con conseguenze nella maggior parte dei casi negative.

L'alto tasso di alcolismo nelle persone adulte è un chiaro segno di abbandono, di perdita di identità e di volontà che i ragazzi recepiscono come una conseguenza alla mancanza di prospettive.

Per questo motivo la nostra associazione si sta impegnando affinché questi ragazzi, finora considerati "bambini da aiutare", una volta diventati adulti, possano migliorare oltre che la loro salute anche la loro vita, crescendo loro stessi e facendo crescere il loro paese.

Qualsiasi aiuto, finanziario, umanitario, medicinali, attrezzatrure o altro viene accolto presso la sede dell'Associazione e pubblicato dettagliatamente nella rendicontazione finaziaria, in modo da garantire la massima trasparenza.

I contributi economici possono essere versati presso la filiale BIVERBANCA di Vigliano Biellese conto corrente n. 180.000 intestato a "Associazione Un sorriso per Chernobyl" oppure contattando direttamente il Consiglio direttivo


i bambini di Chernobyl
 
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